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Il Tassello


Camminavo nel parcheggio dell’Università con gli occhi bassi. Il mio sguardo nota il tassello di un puzzle.

Con sguardo perplesso mi sono chiesta “Che cazzo ci fa il tassello di un puzzle nel parcheggio della facoltà di Medicina” da questo pensiero è stato un attimo. Il povero tassello perso.


Il puzzle come allegoria.


Il puzzle come se stessi

crescendo aggiungiamo tasselli, a volte li perdiamo, a volte li ritroviamo, a volte dati per persi impariamo ad accettarci cosi, a volte ne creiamo altri e ci chiediamo come avevamo potuto vivere fino ad allora in quel modo


Il puzzle come l’amore


incontriamo qualcuno, i tasselli combaciano perfettamente oppure non combaciano (sono troppo grandi, sono troppo piccoli) noi magari siamo già completi mentre l’altro ancora sta cercando i suoi, tante volte doni i tuoi di tasselli , tante volte lui dona i suoi e si costruisce roba bella, tante volte l’altro non li vuole proprio, tante volte preferisce darli a qualcun altro e lasciare l’immagine a metà


Il puzzle come la famiglia


sembrerebbe apparentemente già bello che finito questo puzzle, composto da pezzi saldi , sembra sempre fermo, eppure in modo silente e lento, cresce quando arriva qualcuno, e comincia ad avere buchi quando qualcuno se ne va. Tutti i pezzi hanno lo stesso valore e tutti devono essere sempre pronti a non permettere a nulla di separarli . E’ il puzzle più importante ed è quello più dato per scontato. Capita a volte di scoprire la mancanza di un tassello che neanche pensavi troppo facesse parte di quel puzzle e invece era diventato famiglia e può lacerarti il cuore, se gli altri sono bravi però, te lo prendono lacerato e cercano di ripararlo un po’, fanno ridere perché non dipende da loro ma, questa dimostrazione d’amore aiuta tanto.


Poi c’è il puzzle dell’amicizia


è composto da tanti, tantissimi pezzi ma è la parte centrale dell’immagine quella che conta, tutto intorno è solo cielo e se qualche tassello si perde non importa, sono quei quattro, cinque tasselli che definiscono il quadro.


Quindi il puzzle della vita


che sulla scatola non ha immagine, la devi tipo creare tu, si costruisce per tutta la durata dei nostri respiri ed è quello più fico, è composto da tantissimi tasselli, non sai quali sono quelli giusti e quelli sbagliati, hanno forme diverse e il senso glielo devi dare tu, quindi per costruirlo come minimo devi imparare tante cose, le prime su di te, altrimenti quello che viene fuori alla fine ti farà rimanere parecchio male. C’è chi va veloce, c’è chi va lento, c’è chi si ferma proprio e lo lascia a metà senza andare oltre, volontariamente o per cause di forza maggiore.

E’ forse quello che preferisco di più, è quel puzzle che se tutti quelli sopra sono sufficientemente buoni, ti viene abbastanza bene o almeno me lo auguro.


Ah poi c'è il puzzle delle cose irrisolte


quello di quei fatti che non ti capaciti del perché siano accaduti ma poi con molta calma, tempo, ragionamento o per caso trovi il tassello mancante che ti fa dire “ahhhhhh ecco perché” e ti fa vedere tutto in modo più chiaro.


E questo piccolo tasselo tutto solo? A quale puzzle appartiene?


Misà che fa parte di quello delle cose irrisolte, avrà il suo puzzle questo piccolo tassello abbandonato , forse sarà di uno di quelli che rimarrà per sempre incompleto, o forse no,intanto sta con me, nel mio portafoglio, non è perso, il suo posto lo troverà.

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