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Collaborazione Medico - Psicologo

  • Manuela Agostini
  • 27 giu 2018
  • Tempo di lettura: 5 min

Se è vero che il Medico di Base può, in merito alle sue competenze indirizzarci allo specialista più adatto per i tipi di sintomi riscontrati e per cui lo consultiamo, la stessa cosa vale per lo psicologo che attuando una prima consulenza può identificare al meglio la situazione di disagio e/o psicopatologia rilevabile suggerendo al paziente il collega più adatto alla risoluzione del caso. Non tutte le terapie o analisi infatti sono uguali e il professionista psicologo lo ben sa, come sa che intraprendendo un percorso sbagliato si può solo perdere tempo e soldi. Vediamo quindi quali sono le possibili terapia a cui far riferimento.

A. Terapie cognitivo-comportamentali

Le terapie cognitivo-comportamentali si basano sulla comprensione del modo in cui le persone pensano (approccio cognitivo) e del modo in cui si comportano (approccio comportamentale).

In questo approccio terapeutico, lo specialista cercherà di individuare i problemi del paziente, fungendo da guida per cambiare i modelli di pensiero disfunzionali.

Per riuscirci, si procede con un’analisi funzionale della condotta con il fine di verificare quali sono i comportamenti “disadattativi”.

Una volta individuati, il terapeuta userà diverse tecniche ed esercizi per allenare la persona alla risoluzione dei problemi, miglioramento delle abilità, ristrutturazione cognitiva.

Questo approccio risulta efficace nel trattamento di depressioni, fobie, disturbi d’ansia, processi traumatici.

1. Terapia dell’accettazione e dell’impegno

La terapia dell’accettazione e dell’impegno è efficace per trattare la depressione. Si educa attraverso l’allenamento alla flessibilità psicologica per migliorare l’impostazione dei pensieri e il cambiamento.

Si fa uso di diversi esercizi pratici con i quali riconoscere il problema emotivo, vederne l’effetto sui nostri pensieri e comportamenti e prendere, così, un impegno autentico e pieno con noi stessi.

2. Terapia comportamentale

La terapia comportamentale è utile nel trattamento di fobie e dipendenze.

La terapia comportamentale, cerca di evidenziare i comportamenti appresi o condizionati al fine di verificarne l’impatto sulla nostra vita, individuati, l’obiettivo è chiaro: ricondizionarli.

3. Terapia cognitiva-analitica

Molto utile nei trattamenti brevi e occasionali (si articola in 12 sessioni) per migliorare determinati comportamenti, pensieri distorti, problemi di condotta

4. La Terapia razionale emotiva comportamentale

La terapia razionale emotiva comportamentale di Albert Ellis è utile per il trattamento di ira, ansia, frustrazioni, fobia sociale, timidezza e disfunzioni sessuali. Il suo obiettivo è risolvere problemi emotivi e comportamentali tramite un approccio filosofico, empirico.

B. Terapie psicoanalitiche e psicodinamiche

La psicoanalisi parte dal principio che talvolta gli esseri umani manifestano una serie di conflitti incoscienti che hanno origine nel passato, soprattutto durante l’infanzia.

Gran parte dei nostri problemi sono il risultato di impulsi istintivi repressi nell’inconscio.

Lo scopo dello psicoanalista è di aiutare affinché tutti questi conflitti incoscienti risalgano verso il mondo cosciente. A tale scopo, farà uso della catarsi emotiva o dell’ipnosi, favorendo la possibilità di riconoscerli abbattendo i meccanismi di difesa che la maggior parte di noi impiega per schivare il problema originale.

5. La Terapia Psicoanalitica

La terapia psicoanalitica è utile per trattare traumi infantili, fobie e depressioni.

Questa terapia esplora, come abbiamo indicato, la mente incosciente e come questa influisca sui nostri pensieri e comportamenti. Si concentra in particolar modo sull’analisi delle esperienze infantili cercando di riconoscere come quei

6. Terapia dinamica interpersonale

La terapia dinamica interpersonale ci aiuta a migliorare i nostri rapporti con gli altri. È limitata nel tempo e ci aiuta a comprendere i vincoli e problemi che manteniamo con certe persone.

7. La terapia junghiana

L’ analisi junghiana rientra tra le terapie psicologiche particolarmente utili per trattare le dipendenza, la depressione e l’ansia, e persino per favorire la crescita personale.

L’obiettivo di Carl Jung era scavare nell’inconscio della persona tramite gli archetipi iscritti nei nostri sogni e persino nelle nostre espressioni artistiche.

Questa terapia si basa sulla conversazione tra il terapeuta. Si procede tramite analisi dei sogni, prove di associazioni di parole e attività creative con le quali autoesprimersi.

C. Terapie umanistiche

Si tratta di un approccio molto apprezzato, utile e uno dei preferiti dei professionisti e dalle persone in generale per via dell’ampia gamma di tecniche impiegate e delle strategie terapeutiche su cui si basa.

Elemento chiave è quello di non approfondire sofferenze o traumi ma di offrire delle alternative a questi stati. Ci rende abili a essere agenti attivi dei nostri cambiamenti. Punta sulla valorizzazione del benessere e della salute.

8. Terapia breve centrata sulla soluzione

Come indica il nome, la terapia breve centrata sulla soluzione è limitata nel tempo e cerca di cambiare un qualche pensiero disfunzionale, migliorare la relazione di coppia o familiare oppure aiutare il paziente a trovare il suo equilibrio emotivo e sociale.

9. Analisi transazionale

L’analisi transazionale è una terapia molto efficace al fine di migliorare il benessere psicologico e favorire la ristrutturazione e il cambiamento personale.

Fondata da Eric Berne alla fine degli anni ’50, la terapia o analisi transazionale si basa sull’idea che ogni persona ha tre stadi dell’Io: padre, adulto e bambino.

Lo scopo del terapeuta è integrare le diverse personalità

9. La psicologia transpersonale

La psicologia transpersonale è un approccio sviluppato da Abraham Maslow negli anni ’60. Il suo obiettivo è aiutarci a scoprire il vero senso della vita soddisfacendo i nostri bisogni in funzione della gerarchia delineata proprio da questo senso.

D. Terapie artistiche

Tra i diversi tipi di terapie psicologiche, è probabile che al grande pubblico passino inosservati questi approcci catartici, liberatori e curativi. L’espressione artistica è un canale, un universo di possibilità nel quale dare forma alle nostre emozioni, nel quale liberarle, favorire l’autoconoscenza e una diversa gestione di molti dei nostri problemi.

10. Psicoterapia artistica

L’arteterapia o la psicoterapia artistica utilizza oggetti come le tele, la pittura o l’argilla affinché le persone possano esprimere i propri universi interiori.

11. Drammaterapia

Questo tipo di terapia fa uso dell’arte drammatica per donare sollievo e favorire l’integrazione fisica ed emotiva.

12. Musicoterapia

La musicoterapia è una terapia creativa molto versatile, intensa e curativa al contempo. I cambiamenti sono quasi immediati e lo si può vedere con molta frequenza in pazienti con disturbi dello spettro autistico, demenze o disturbi d’ansia.

E. Altri tipi di terapie psicologiche

Come abbiamo potuto vedere, gran parte delle terapie psicologiche possono essere racchiuse in 4 approcci

13. Terapia sistemica

La terapia familiare o terapia sistemica è molto utile nei gruppi di persone unite da un vincolo familiare. L’obiettivo è migliorarne la relazione, lo stile comunicativo e l’interazione a volte complessa che offusca la coesione del gruppo in questione.

14. Terapia interpersonale

La terapia interpersonale è una disciplina terapeutica che cerca di migliorare la qualità delle nostre interazioni e dei nostri stili comunicativi.

15. Terapia psicosessuale

Nella terapia psicosessuale un bravo professionista ci aiuterà a esplorare, riflettere e analizzare in modo aperto e sincero i nostri problemi sessuali. Molte volte essi celano diversi blocchi emotivi nella coppia che è necessario risolvere.

L’asse medico-psicologo alla luce del rispetto delle professioni e competenze dovrebbe essere automatico in ogni studio generico, non perché si voglia sminuire la competenza del medico che di certo avrà una buonissima infarinatura del concetto mente umana ma che troppo spesso indirizza alla branca psichiatria i suoi pazienti, una branca che trova la facile soluzione psicofarmacologica a stati risolvibili diversamente.


 
 
 

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